Quando pensa a “non sarà un’avventura”, automaticamente nella mia testa si accende una musica. Una musica che fa parte della mia vita, da quando ero bambino. Una canzone che ascoltavo in macchina, quando ero diretto a Napoli con i miei genitore, e Battisti si esibiva da una cassetta registrata. Oggi una scena così sa di romantico e allo stesso tempo di antico. Penso a quando avrò dei figli, e per fargli vivere un momento così, userò il mio iPhone che parlerà con la mia macchina e gli dirà quale canzone suonare. La tecnologia può essere splendida e lo è, ma bisogna sempre stare attenti a come utilizzarla, interpretarla, per evitare che ci impedisca di dimenticarci che “l’analogico”, la vita vera, sono elementi che non possono essere barattati con una tavoletta elettronica.
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Quando ho visto il nuovo spot della Wind ho pensato: bravi, ce l’avete fatta di nuovo. Il messaggio non è facile, è ambizioso, un brand che si basa sulla tecnologia ed è in grado di dire ai propri utenti di non dimenticare di vivere si merita applausi a scroscio, non importa quale sia il proprio operatore di fiducia.
La vita reale deve vincere sempre e la tecnologia deve essere vista sempre e soltanto come un’amica da avere vicino, che ci aiuta, ma non per questo ci dobbiamo dimenticare degli amici veri, quelli che il ragazzo aspetta fuori dalla stanzetta. Il nuovo spot della Wind mostra un’attenzione sulla “deriva” virtuale dei nativi digitali che rischiano di dimenticare che fuori dai device il mondo reale continua a esistere. Non è un caso che sia stato così apprezzato. Ad un mese dal lancio, il vdeo ha totalizzato oltre 8 milioni e mezzo di visualizzazioni su Facebook e più di 1 milione e 200 mila visualizzazioni su Youtube. Numerosi sono stati anche i commenti positivi sul video e le interazioni degli utenti.
Spero un domani di riuscire a trovare il modo di trasmettere ai miei figli la stessa sensazione che provavo io ascoltando “Non sarà un’avventura”, e se non ci saranno device romantici da utilizzare, mi sforzerò di intonare la canzone con la mia voce, sperando che non sia l’occasione, quella davvero, per farli scappare dalla macchina alla ricerca di una vita analogica migliore!
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